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Associazione Riaprire i Navigli


  • 03 luglio 2005 - Articolo per Avanti! della domenica - Una grande opportunità per tutti i socialisti

    Lo SDI nacque per ricostruire un partito socialista autonomo nel centrosinistra.
    Con l’opportunità che il momento politico ci offre, questo progetto, a distanza di oltre dieci anni, può iniziare a realizzarsi.

    La decisione dei partiti della Fed di rinunciare alla lista dell’Ulivo e la crisi pressoché irreversibile dentro la Casa delle Libertà consente di rilanciare la linea dell’Unità socialista.
    Anche lo Sdi che negli ultimi tre anni ha dato priorità al progetto dell’Ulivo e alla ricomposizione delle forze riformiste insieme a DS e Margherita, che ha interpretato la Fed come il primo passo per la costruzione di un nuovo soggetto politico e si è fatto promotore della lista dell’Ulivo alle europee e alle regionali, pagando in questa circostanza un prezzo elevato, deve prendere atto che in poche settimane è cambiato tutto.
    Prodi stesso, che ha ribadito fino all’ultimo il valore del progetto dell’Ulivo e della lista unitaria come condizione essenziale per “salvare il paese”, ha dovuto alla fine ripiegare su uno schema politico diverso.
    La vecchia linea non c’è più e abbiamo di fronte uno scenario politico assolutamente nuovo. L’Ulivo è qualcosa di sempre più confuso e il successo delle componenti riformiste del centrosinistra non è più nelle mani della lista unitaria della Fed.
    Siamo di fronte ad una necessaria correzione di rotta e per aprire una fase politica nuova, cogliendo tutte le opportunità del momento.
    La prospettiva dell’Unità socialista diventa oggi credibile, sia come superamento della diaspora del ‘94, sia per definire un progetto politico in grado di guardare al futuro e non solo al passato. L’Unità socialista è un obiettivo che dobbiamo porci come prospettiva politica prima ancora che come lista. Come grande opportunità per i socialisti, ma anche un progetto utile per tutta la coalizione, sia sul piano elettorale sia su quello politico.
    L’Unità socialista che non è stata mai del tutto abbandonata, ma certamente tenuta in disparte, può riemergere oggi nel tessuto vivo dello Sdi, tra i socialisti e nella sinistra, come una prospettiva liberatrice.
    Essa ha il suo nesso essenziale con la questione socialista e con la possibilità di riunificare tutti i socialisti in un’unica forza politica autonoma nel centrosinistra. In questo quadro, lo Sdi e i socialisti possono ritornare protagonisti svolgendo un ruolo importante per la ridefinizione di nuovi equilibri nel centrosinistra. Oggi si aprono nuovi orizzonti e la riconquista, anche nel nostro paese, di uno spazio socialista per rimettere in piedi una prospettiva socialdemocratica, ritorna ad essere una questione di tutti i socialisti.
    Una prospettiva chiara, non genericamente riformista e non assolutamente moderata, alla quale possono concorrere tutti coloro che in questi anni hanno continuato a difendere la tradizione socialista, anche se da posizioni diverse.
    Adesso non bisogna perdere altro tempo. Facciamoci promotori della lista di Unità socialista aperta ad altre forze laiche, ben sapendo che questo progetto potrà avere successo solo se rappresenta la prima fase di una strategia politica più ampia. D’altra parte sarebbe sbagliato sostenere una lista di questo genere solo come soluzione tattica, perché non c’è altro di meglio sul mercato. Ma altrettanto sbagliato sarebbe condizionare questo progetto alla sola conclusione positiva di un negoziato, pur importante, con Gianni De Michelis.
    Ciò che abbiamo di fronte non è un problema organizzativo, né sentiamo l’esigenza di una rimpatriata. Il problema è politico e riguarda il rilancio dell’iniziativa socialista nel paese. Il problema non è infatti quello di andare alla ricerca di aggregazioni qualsiasi pur di raggiungere il 4% alle prossime elezioni politiche, così come faranno in questi mesi tutti gli altri piccoli partiti. Certo superare la quota dello sbarramento è importante ma questo non può essere l’unico obiettivo da perseguire. Anzi questo risultato potrebbe proprio non essere raggiunto se fosse posto come questione principale.
    Adesso il tema principale è aprire a tutto campo la discussione su come arrivare all’Unità socialista in tempi brevi, definendone i contenuti programmatici e politici. È arrivato per questo il momento di coinvolgere tutto il partito, senza distinzioni per aprire tra tutti i nostri militanti una nuova speranza.
    Anticipiamo sul territorio ogni forma di aggregazione possibile fra socialisti, anticipiamo la Costituente socialista e facciamo di questo progetto una grande opportunità di mobilitazione.
    Ricostruiamo su nuove basi il patrimonio del socialismo italiano. Non dimentichiamoci che le idee sulle quali nacque lo SDI erano la ricostruzione di un partito socialista autonomo nel centrosinistra e la ristrutturazione della sinistra stessa. Adesso, con l’opportunità che il momento politico ci offre, questo progetto, a distanza di oltre dieci anni, può iniziare a realizzarsi.

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