Mondoperaio
Associazione Riaprire i Navigli


  • 23 maggio 2006 - Articolo per Abc sulle elezioni amministrative a Milano

    Bisogna cambiare la faccia di questa città, bisogna valorizzare oltre che tutelare le energie giovanili nel mondo della scuola, del lavoro, della produzione, valorizzare e riconoscere anche economicamente la loro creatività.
    Bisogna costruire e progettare una città che guarda al futuro, che pensa in grande per ritornare ad essere una grande capitale dell’economia, della cultura e della ricerca. Ma anche una città che consenta ai suoi cittadini di vivere a Milano a costi proporzionali al proprio reddito evitando che perduri il fenomeno di tutti coloro che abbandonano la città perché non più in grado di sopportare un intollerabile incremento del costo della vita.


    Non ho mai smesso né come Assessore regionale né come Senatore di interessarmi ai problemi della città per combattere le ingiustizie sociali, per migliorare i quartieri più periferici che nell’incuria delle passate amministrazioni sono andati via via degradando, per contrastare progetti e scelte urbanistiche sbagliate, fatte solo per garantire il massimo della rendita senza nessuna strategia. Contro progetti di espansione urbana che produrranno disagi al traffico e alla qualità della vita della città.

    Molti amici e compagni socialisti mi hanno chiesto di candidarmi al Comune di Milano con l’obiettivo di portare a Palazzo Marino la mia esperienza professionale e politica, con l’obiettivo di rappresentare la voce di tanti cittadini che in questi anni hanno spesso dovuto subire senza neppure trovare un luogo dove manifestare le loro opinioni.
    Ho deciso di accettare questo nuovo incarico, questo nuovo impegno civile con la passione di chi ama questa città. Da milanese affinché le trasformazioni che Milano sta conoscendo possano essere trasformazioni positive a favore e non contro i cittadini che abitano questa città. Bisogna lavorare insieme perché la città non cambi in peggio, ma anzi possa crescere e migliorare per ritornare ad essere la grande città della libertà e dell’uguaglianza, dei diritti civili e della giustizia sociale costruita dall’operosità e dalla generosità dei milanesi.


    Per questa Milano bisogna investire di più nella scuola pubblica e nelle università, bisogna costruire nuove case per l’affitto, bisogna dare nuove opportunità di lavoro e combattere la precarietà, bisogna valorizzare e premiare i lavoratori e gli studenti meritevoli. Bisogna fare più cultura e bisogna garantire alle persone che hanno più bisogno, agli anziani e ai disabili una qualità della vita migliore, nuovi servizi e più assistenza.


    Se riparte Milano riparte l’Italia. Per questo vi chiedo di votare la Rosa nel Pugno che rappresenta la vera novità della politica italiana e che a Milano con l’elezione mia e di altri Consiglieri a Palazzo marino e nelle zone lavorerà per rendere Milano più moderna, più laica e più giusta.


    Roberto Biscardini
    Architetto, docente universitario al Politecnico di Milano.
    Autore di scritti e pubblicazioni di Urbanistica e politica.
    Dirigente milanese e nazionale del PSI da metà degli anni ’70 e poi dello SDI – Rosa nel Pugno.
    Consigliere e Assessore regionale dal 1983 al 2004.
    Senatore della Repubblica dal 2004 al 2006.
    Presidente dell’Associazione culturale “il Socialista”

    torna indietro »