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| L´INOPPORTUNO MANIFESTO ANTI-VERONESI - Mercoledi, 28 Settembre 2005 |
mossa ”inopportuna”, ”bizzarra”, frutto di ”una parte dell´Unione piccola e autolesionista”. Cosi´ Pierfrancesco Majorino e Roberto Biscardini, intervistati dal Velino, definiscono la diffusione di un manifesto anti-Veronesi avviata da Vittorio Agnoletto. Manifesto che accusa l´oncologo di non rappresentare il centrosinistra per la corsa al vertice di Palazzo Marino, e invita il Cantiere a non accettarlo come candidato per le elezioni primarie. La notizia, apparsa sulle pagine milanesi del Giornale, ha accentuato la divaricazione tra favorevoli e contrari all´oncologo dentro l´Unione.
”Uscite come quella di Agnoletto fanno il gioco della destra - sostiene l´ex segretario cittadino dello Sdi Biscardini -.
Certe persone devono mettersi in testa che remare contro Veronesi significa remare contro l´Unione”. Majorino e´ meno diretto quando si parla dell´oncologo, tiene a precisare che non c´e´ ancora nulla di definitivo: ”I firmatari di questo manifesto muovono critiche prima ancora che esista una candidatura ufficiale”, ironizza. Ma verso Agnoletto e soci non e´ tenero: ”Hanno una posizione legittima, minoritaria, ma legittima. Sarebbe pero´ il caso che oltre alle critiche portassero anche qualche proposta, prima di tutto a livello di contenuti, poi magari anche di nomi. La situazione che si e´ venuta a creare e´ la dimostrazione degli errori della sinistra degli anni Novanta, quando si pensava piu´ a distruggere che a costruire”. Ne´ il segretario diessino, ne´ il senatore socialista temono una contraddizione tra le esternazioni di Veronesi sulla politica di centrodestra e la sua possibile firma del programma dell´Unione: ”Un´intervista rilasciata a un giornale ha ben altro peso rispetto a un programma politico di governo”, sostiene Majorino. Per Biscardini il dialogo sui contenuti deve restare aperto: ”Il centrosinistra non e´ la Chiesa, non chiediamo un´accettazione dogmatica del nostro pensiero. Un esempio?
Bertinotti dice cose che io non condivido, tanto quanto Veronesi puo´ dire cose che invece non condivide Agnoletto”.
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