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ISRAELE. LA SINISTRA RIFORMISTA STIA CON I LABURISTI, NONOSTANTE LA SVOLTA DI SHARON - Mercoledi, 23 Novembre 2005
” Il grande centro di Sharon non è già la pace in Cisgiordania e giudicare positiva l´iniziativa di Sharon non implica arruolarlo nell´internazionale socialista.”
Lo ha dichiarato il Senatore dello Sdi Roberto Biscardini, che ha partecipato nei giorni scorsi ad una missione del Senato della Repubblica in Israele.
”La sinistra italiana - ha proseguito Biscardini - non si deve far confondere le idee. Se sulla questione mediorientale la rottura di Sharon con il Likud può rappresentare per tutti un passo avanti, senza un forte partito laburista in grado di condizionare Sharon in un futuro governo di coalizione una soluzione positiva del conflitto israeliano palestinese non sarà nè solida nè imminente.
La delusione di tutti coloro che sia in Israele sia in Palestina hanno auspicato in questi anni un miglioramento dei rapporti tra i due popoli e puntano ad un processo di pace vero, fondato sul reciproco riconoscimento e rispetto, può trovare nell’isolamento dell’ala destra del Likud un punto di riferimento importante. Ma la scelta di Sharon non basta.
La nascita di un nuovo partito di centro può favorire un nuovo corso in Israele, può perfino influire positivamente affinché le elezioni del 25 gennaio in Palestina possano premiare le forze moderate, ma purtroppo non è l’unica condizione perché si esca da una situazione che rimane ancora difficile e delicata.”
”La sinistra italiana - ha conlcuso Biscardini - sbaglia se, semplificando, si schiera con Sharon che mantiene in politica estera una posizione di sostanziale umiliazione del popolo palestinese. Il processo di pace ha bisogno di due precondizioni: la nascita di una vera leadership palestinese moderata, che sappia isolare le forze estremiste, e una politica israeliana, rappresentata ancora oggi dal Labour Party, che riconosca ai palestinesi il diritto ad uno Stato costituito dalla stragrande maggioranza del loro territorio e caratterizzato da una continuità territoriale che anche in queste ore continua ad essere minata e compromessa.”



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