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ABORTO: RU486, BISCARDINI CONTRO STORACE E FORMIGONI - Lunedi, 19 Dicembre 2005 |
“Non accettiamo l’accusa di speculazione politica che ci rivolge il ministro Storace. Noi della Rosa nel Pugno sosteniamo semplicemente che il sistema sanitario nazionale e le strutture ospedaliere devono garantire anche in Italia la possibilità di ricorrere all’aborto farmacologico attraverso l’uso della pillola Ru486 per evitare il ricorso traumatico all’intervento chirurgico. La nostra è una battaglia per la civiltà e siamo orgogliosi di farla, anche contro tutti coloro che non si mettono dalla parte dei diritti delle donne”.
Lo ha dichiarato il Sen. Roberto Biscardini, che in merito alle recenti dichiarazioni di Formigoni ha aggiunto:
“Non spetta a Formigoni stabilire preventivamente se gli ospedali in Lombardia debbano o no utilizzare la cosiddetta pillola abortiva.
Nessuna donna è obbligata ad abortire né ad utilizzare questa pillola, ma d’altra parte il diritto delle donne lombarde che vogliono con questa terapia evitare l’intervento chirurgico, non può essere nella mani delle convinzioni integraliste del presidente della Regione. Il presidente della Regione deve essere presidente di tutti e non solo delle donne che hanno la sua convinzione religiosa. Se gli ospedali lombardi chiederanno di avviare la sperimentazione o di acquistare dall’estero la Ru486, Formigoni non ha nessun titolo per impedirlo. E’ penoso il suo appello “Io sto con la vita” e la strumentalizzazione a fini politici della sua battaglia contro l’aborto, lui, come tutti i cittadini italiani che devono rispettare le leggi, ha il dovere di far applicare la 194, secondo la quale già oggi le strutture pubbliche sono tenute ad applicare quelle tecniche che la scienza mette a disposizione e che sono meno invasive e rischiose per l´interruzione di gravidanza”.
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