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ALITALIA, BISCARDINI (PS), IN UN ALTRO PAESE CI SAREBBE CRISI DI GOVERNO - Sabato, 3 Gennaio 2009
“In qualunque paese normale la vicenda di Alitalia avrebbe già aperto una crisi di Governo. Scoprire a cose concluse che la maggioranza di governo e in testa Berlusconi hanno perseguito una soluzione che è finita con il costare agli italiani 4 miliardi di euro in più rispetto alla soluzione precedente, meriterebbe dalla politica qualche sussulto di dignità al di là dei saggi e documentati pareri degli esperti.”
Lo ha dichiarato Roberto Biscardini della segreteria nazionale del Partito Socialista che ha aggiunto: “In questa vicenda pagano solo i contribuenti e i lavoratori, mentre ci guadagnano tutti gli altri. In primo luogo Air France, che entra in Alitalia ad un costo molto inferiore a prima, e nonostante non la si voleva neppure come partner. Ci guadagna grosso il signor Toto padrone di Air One pieno di debiti, con una valutazione impropria di Air One pari a due terzi di Alitalia, debiti oggi coperti dallo Stato. E ci guadagna bene anche Banca Intesa, regista dell’operazione, che è rientrata cosi dai debiti che Air One rischiava di lasciargli sul gobbo.
Su Malpensa poco da aggiungere, - ha concluso Biscardini – se si vogliono salvare i 900 posti di lavoro di SEA, oggi assolutamente a rischio, bisogna aprire lo scalo ad altri vettori, così come avrebbe dovuto fare il presidente leghista di SEA, gia molti mesi fa, per rompere il monopolio di Alitalia.che ha portata a picco Malpensa.”



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