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DE MAGISTRIS, BISCARDINI (PS – SINISTRA E LIBERTA) I MAGISTRATI VIOLANO LE NORME CHE LI RIGUARDANO - Mercoledi, 29 Luglio 2009
“Il caso De Magistris, al di là della promessa di dimissioni non mantenuta, apre un problema ben più grande e più grave: il rispetto delle norme che proprio i magistrati che entrano in politica sono i primi a violare.” Lo sostiene Roberto Biscardini, della Segreteria Nazionale del Partito Socialista, che ha aggiunto: “Il caso De Magistris va valutato da due punti di vista.
Il primo riguarda il fatto che i magistrati possono candidarsi alle elezioni solo dopo essersi collocati fuori ruolo. Cosa per De Magistris non sembrerebbe avvenuta.
Il secondo, ben più grave, riguarda in generale la partecipazione dei magistrati alla vita politica nei partiti.Una recente sentenza della Corte Costituzionale, esclude che i magistrati, ancorché fuori ruolo o con incarichi elettivi, possano iscriversi o partecipare sistematicamente e con continuità alla vita dei partiti. Sentenza della Corte Costituzionale assunta a difesa di tutta la legislazione, fatta apposta per garantire l’indipendenza della magistratura, legislazione però sempre violata.
Secondo questa norma, De Magistris che non esce dalla magistratura, non può far parte di nessun partito, nemmeno di quello di Di Pietro. Così come per cinquant’anni di storia italiana molti magistrati non avrebbero potuto partecipare attivamente, come invece hanno fatto, alla vita politica dei due grandi partiti, la DC e il PC. I difensori della Costituzione, dovrebbero difenderla anche quando non va proprio verso gli interessi della impunibilità dei magistrati.”.



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