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POMIGLIANO, BISCARDINI (PSI), L’EVENTUALE SI’ NON CANCELLA DIRITTI INDEROGABILI - Martedi, 22 Giugno 2010
“Al di là della probabile vittoria dei Sì, non si può, da socialisti, confondere il lavoro e la produttività con il sacrosanto dovere di difendere i diritti. Se i lavoratori di Pomigliano diranno Sì, lo faranno per difendere il lavoro e la fabbrica, sotto ricatto. Ma, non c’è dubbio che in cuor loro dicono contemporaneamente No alla cancellazione delle conquiste di libertà. Diritto di sciopero e tutela della malattia sono questioni non derogabili. Se è insolita l’alleanza tra socialisti e Fiom, quando in discussione ci sono le conquiste di libertà, anche questa alleanza può diventare sacrosanta.” Lo ha dichiarato Roberto Biscardini della segreteria nazionale del PSI, che ha aggiunto: “La sinistra politica, che per troppo amore di Marchionne sembra aver perso la testa, deve ritrovare la bussola, impedendo al Governo, alla Fiat e alla Confindustria di interpretare un eventuale Sì come l’inizio per cambiare le relazioni industriali e per estendere un accordo capestro a tutto il sistema. Spetta anche al PD ricordare alla Fiat, che ormai ha la testa negli Usa, che, proprio là, negli anni sindacalmente difficile, gli operai dell’auto subivano i contratti ma poi mettevano i bulloni nei motori. Così come farebbe bene la sinistra a ricordare a Marchionne che la decisione di investire a Pomigliano è una decisione praticamente dovuta, dopo aver annunciato la morte di Termini Imerese e dopo aver preso troppi soldi dallo Stato con le rottamazioni.”



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