MILANO, A2A, BISCARDINI, SAREBBE OPPORTUNO CHE ARRIVI PRESTO UNA SMENTITA DI PISAPIA - Venerdi, 6 Gennaio 2012
Neppure un’aziendina qualsiasi venderebbe il proprio patrimonio per fare cassa e pagare le spese correnti. Vedere adesso che la partecipazione del Comune di Milano in A2A sia diventato di colpo un tema di primaria importanza per “liberarcene una volta per tutte” ha dell’incredibile. E fa impressione vedere che la questione A2A si affrontata con così tanta leggerezza. A meno che l’obiettivo non sia quello di mandare al mercato il messaggio che il Comune svende. Se la giunta ha già deciso in questo senso venga in consiglio a discuterne, diversamente sarebbe opportuno che arrivi presto una smentita del sindaco Pisapia.”
Così si esprime Roberto Biscardini socialista che aggiunge: “Ripeto, vendere le partecipazioni comunali per finanziare le spese correnti del Comune è un errore di dimensioni tragiche che nessun imprenditore o amministratore avveduto deve fare se ha a cuore il bene pubblico e della sua azienda. Una linea che porta diritti al fallimento. Se per chiudere il bilancio ogni anno devo vendere il patrimonio alla fine cosa ci rimane? Solo un gran buco! E comunque non mi iscrivo al partito delle privatizzazioni proprio in un momento in cui anche il più piccolo risparmiatore sa che non è il momento migliore per vendere.” Biscardini infine ricorda: “Anni fa i socialisti si mobilitarono contro il centrodestra che avviò la privatizzazione dell’AEM. Adesso non ci sembra che il cerchio possa chiudersi con un’iniziativa che porterebbe alla liquidazione di un patrimonio costruito con lungimiranza dai cittadini milanesi e che invece va difeso e salvaguardato.”