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  • 14 aprile 2016 - INTERVENTO NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 14 APRILE 2016

    Omissis


    N/266 – Dichiarazione di voto - APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DEI MUNICIPI, INDIVIDUAZIONE DELLE SEDI E DETERMINAZIONE DELLE INDENNITA’ E DEI GETTONI DI PRESENZA DEGLI ORGANI MUNICIPALI.


    CONSIGLIERE BISCARDINI: Grazie, Presidente. Credo che essere arrivati oggi all’approvazione di questa delibera sia comunque un fatto importante per la città di Milano. È vero, siamo arrivati in ritardo ma siamo comunque in tempo utile per le prossime elezioni amministrative, in occasione delle elezioni diretta dei Presidenti dei municipi e dell’elezione del Consiglio municipale. Sul tema delle funzioni ci sono diversità di opinioni, anche noi avremmo voluto un maggiore rafforzamento delle competenze dei municipi, diciamo almeno confrontabili con le competenze delle municipalità di Roma. Non dico confrontabili con le competenze degli arrondissement parigini, che io ho avuto nella discussione su questa questione come punto di riferimento, tant’è che abbiamo approvato un mio emendamento in cui si prevede addirittura la possibilità e la libertà per i municipi di istituire i cosiddetti comitati di quartiere, proprio sulla modalità degli arrondissement francesi. Detto questo credo che dobbiamo tutti lavorare perché i municipi abbiano sempre più una forza maggiore nel modello istituzionale dell’ente locale di Milano, dovrebbe essere addirittura Milano a fare il punto di riferimento, essere modello per altre opportunità che possono nascere nel resto del paese e dobbiamo avere fiducia che i municipi che verranno eletti insieme al Consiglio Comunale il 5 di giugno possano svolgere una funzione di grande efficacia nell’interesse della comunità milanese e delle comunità dei municipi stessi, delle zone stesse.
    È un lavoro in progress, io a testimonianza di quello che si dovrà fare un domani dico che non dobbiamo avere paura nel corso della vita di questa prima esperienza che i municipi faranno, che ci possa essere un ampiamento delle competenze rispetto a quelle che sono state definite oggi, ben sapendo e lo dico con una certa amarezza, che questa volta mi sembra di avere colto nella vita di questo nostro palazzo una resistenza maggiore della burocrazia rispetto alla resistenza della politica. Nella politica forse noi tutti esprimiamo una volontà politica maggiore di quella che abbiamo colto nella disponibilità degli uffici e nella disponibilità del palazzo. Questo la dice lunga su tante cose, sul fatto che molte cose in questo Comune non si riescono a fare anche perché l’amministrazione non funziona con la speditezza e con l’agilità con la quale dovrebbe funzionare. Dobbiamo saperlo perché il primario della politica è la capacità della politica di saper decidere e di non farsi condizionare da resistenze di diversa natura. Questo bisogna dircelo con chiarezza perché sappiamo che forse se la politica fosse stata più forte avrebbe potuto tenere da quelle resistenze maggiori concessioni.
    Ieri Arcipelago Milano ha dedicato tutto il numero del mercoledì al tema della Città Metropolitana, anch’io ho scritto un prezzo sul piano strategico della Città Metropolitana. Ho parlato oggi con il direttore di Arcipelago Milano e dice che ieri c’è stato un calo di frequenze sul tema della Città Metropolitana, come a dire che non frega a nessuno. Qui domandiamoci un’altra volta di chi è la responsabilità, chiedersi se c’è una responsabilità politica, se c’è una responsabilità della burocrazia, se c’è una responsabilità dei partiti, noi non possiamo far nascere delle istituzioni fragili o addirittura che vanno in controtendenza rispetto alle aspirazioni dei cittadini. Quindi il paragone con la città Metropolitana non sia tale quando invece dovremo dare tutte le nostre energie per far sì che i municipi di Milano abbiano forza la politica, amministrativa, le competenze e ritrovino la fiducia e il consenso dei cittadini che saranno amministrati anche da questi nuovi municipi. Grazie.

    Omissis

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