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  • 21 novembre 2011 - ODG, DOCUMENTO ALLEGATO ALLA DELIBERA DI REVOCA DEL PGT, primo firmatario Roberto Biscardini, ritirato per problemi politici nella stessa seduta

    ORDINE DEL GIORNO
    Oggetto: Ordine del Giorno allegato alla delibera “REVOCA AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL´ART. 21 QUINQUIES DELLA LEGGE N.241/1990 E S.M.I., DELLA DELIBERAZIONE CONSIGLIARE N. 7 DEL 4.2.2011 AVENTE AD OGGETTO: ”CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ARTICOLATO NEL DOCUMENTO DI PIANO, PIANO DEI SERVIZI E NEL PIANO DELLE REGOLE, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL´ART. 13 DELLA L.R. 11 MARZO 2005 N. 12 E S.M.I.”
    Il Consiglio comunale di Milano,
    sottolineando
    l´importanza del Piano di Governo del Territorio (PGT) di Milano ai fini di definire l´orientamento dello sviluppo della città in base ai propri bisogni sociali, economici e produttivi anche attraverso una qualificazione del ruolo della città nell´ambito nazionale e internazionale;
    condividendo
    i contenuti del “Documento politico di indirizzo per il governo del territorio” approvato dalla Giunta in data 14 ottobre 2011;
    ribadita
    la necessità di procedere ad un adeguamento del piano e della sua gestione, sulla base delle opportunità offerte dallo strumento del riesame delle osservazioni e dalla relativa predisposizione di rinnovate controdeduzioni
    invita il Sindaco e la Giunta
    a considerare, nell´elaborazione di tutti i documenti che saranno predisposti, da oggi fino all´approvazione definitiva del PGT, le seguenti necessità:
    - Sostenere, attraverso il PGT, le opportunità di sviluppo culturale e sociale e quelle relative allo sviluppo economico e produttivo di Milano quale polo centrale dell’area milanese e lombarda, polo nazionale e internazionale di eccellenza. Senza questa nuova consapevolezza sociale e allo stesso tempo economico-territoriale non vi può essere né una idea di città né vero sviluppo che non sia mera quantità edilizia.
    - Incorporare nel piano una strategia macrourbanistica di Milano all´interno del sistema policentrico dell’area milanese e lombarda riconosciuta dall’Ocse come area di 8 milioni di abitanti. L’obiettivo è il riequilibrio della tendenza insediativa sulle storiche polarità lombarde e non il concentramento di ogni e qualunque attività in Milano, da attuarsi con strategie macrourbanistiche finalizzate al potenziamento della mobilità regionale e comunale e politiche territoriali che garantiscano uno sviluppo urbanistico sostenibile senza un uso indiscriminato dei suoli;
    - Definire, in coerenza con il quadro macrourbanistico, un attendibile dimensionamento insediativo del piano ed una conseguente attendibile proiezione demografica della popolazione al decennio;
    - Promuovere il coordinamento istituzionale per le scelte urbanistiche che attengono la definizione delle politiche di vasta scala, con particolare riferimento al Parco Sud ed ai Piani di Cintura Urbana nonché al perfezionamento del nodo ferroviario di Milano;
    - Condizionare le politiche urbanistiche di recupero degli scali di RFI al reinvestimento nel potenziamento della rete secondo un principio di risarcimento sociale ai cittadini milanesi;
    - Correlare il rapporto strategico tra indici edilizi, accessibilità e nuova armatura urbana come base di riferimento per un nuova qualità urbana. L’obiettivo è la definizione di politiche urbane basate su scelte strategiche selettive e non sulla quantità di indici diffusi sul territorio. Si tratta di programmare maggiori densità edilizie, servizi e funzioni superiori ove è disponibile una maggiore accessibilità regionale e minori densità là dove l’accessibilità è minore, sempre prestando attenzione alla compatibilità sia dei carichi urbanistici aggiuntivi, sia delle caratteristiche tipo-morfologiche degli interventi, con il contesto urbano di riferimento;
    - Programmare la localizzazione dei servizi strategici della città (università, ospedali, plessi scolastici, centri sportivi, etc.) in quanto parte integrante e fondamentale della strategia di sviluppo urbano alla grande scala, distinguendo tali funzioni dalla localizzazione dei servizi di scala urbana o di quartiere che potranno essere individuati di volta in volta all’interno dei piani attuativi e di trasformazione urbana;
    - Declinare l´emergenza dell´housing sociale affrontando il nodo della disponibilità delle aree in base al reale fabbisogno per le diverse tipologie, e l´obiettivo politico e urbanistico di garantire a tutti i cittadini non solo una casa ma l’uso qualificato di città su tutto il territorio comunale;
    - Rivalutare gli effetti e le ricadute della perequazione prevista dal PGT adottato e verificare le modalità della sua applicazione nelle diverse zone della città in rapporto ai diversi obiettivi strategici;
    - Attuare gli obiettivi indicati dai cinque referendum di giugno 2011;
    invita altresì il Sindaco e la Giunta
    a dar corso ad un complesso di azioni coordinate e coerenti a quanto previsto nel “Documento politico di indirizzo per il governo del territorio” ed in particolare, considerato lo scenario di precari equilibri ecologici, elevata congestione urbana e tendenza al consumo di suolo non riproducibile, il PGT di Milano deve sviluppare prioritariamente capacità selettive e strategiche nella distribuzione degli insediamenti e dello sviluppo urbano in base alle caratteristiche dei luoghi e dei livelli di accessibilità, anche in relazione alle specificità delle reti e dei poli urbani all´area policentrica milanese lombarda verso i quali occorre condividere politiche regionali di riequilibrio, considerando che non tutte le aree di Milano sono indifferenti per uno sviluppo urbano sostenibile e per la localizzazione di un qualunque tipo di funzione o densità volumetrica.

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