Mondoperaio
Associazione Riaprire i Navigli



  • 09 luglio 2014 - N/183 - Ratifica, ai sensi dell’art. 34, comma 5, del D.Lgs. 18 agosto 2000, N. 267 e dell’art. 6, comma 11, della Legge Regionale 14 marzo 2003, N. 2, dell’adesione del Sindaco all’atto Integrativo all’Accordo di Programma sottoscritto in data 16.06.2014 per la riqualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombardo attraverso la realizzazione del Polo Esterno della Fiera nella localizzazione di Pero-Rho e attraverso la riqualificazione del Polo Urbano (approvato con D.P.G.R. dell’8 aprile 1994 N. 58521 e successive integrazioni e modifiche), per la variazione degli aspetti urbanistici e degli impegni dei soggetti nel Polo Urbano. Il provvedimento non comporta spesa.

    INTERVENTI IN BOZZA
    SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
    DEL 9 LUGLIO 2014

    omissis

    N/183 - Ratifica, ai sensi dell’art. 34, comma 5, del D.Lgs. 18 agosto 2000, N. 267 e dell’art. 6, comma 11, della Legge Regionale 14 marzo 2003, N. 2, dell’adesione del Sindaco all’atto Integrativo all’Accordo di Programma sottoscritto in data 16.06.2014 per la riqualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombardo attraverso la realizzazione del Polo Esterno della Fiera nella localizzazione di Pero-Rho e attraverso la riqualificazione del Polo Urbano (approvato con D.P.G.R. dell’8 aprile 1994 N. 58521 e successive integrazioni e modifiche), per la variazione degli aspetti urbanistici e degli impegni dei soggetti nel Polo Urbano. Il provvedimento non comporta spesa.

    Il Presidente Rizzo così interviene:
    “Grazie a lei Consigliere. Sulla questione sospensiva hanno diritto di intervenire un Consigliere a favore e uno contrario per non più di cinque minuti. C’è qualcuno che interviene contro? Consigliere Biscardini prego”.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Grazie Presidente. Io credo che proporre la sospensiva su questo provvedimento oggi non abbia un grande significato da un punto di vista formale, istituzionale e procedurale, nel senso che è un provvedimento discusso, sappiamo che questo programma di intervento e poi accordo di programma ha avuto nel corso degli anni diverse modifiche, diversi aggiustamenti, questo è l’ultimo, peraltro è un provvedimento che va favorevolmente a migliorare le condizioni generali per quanto riguarda gli interessi pubblici, gli interessi generali. In fondo la parte più consistente di questa modifica riguarda un’area che era al servizio dell’attività di Ente Fiera che Fondazione Fiera, in un accordo con l’Amministrazione Comunale, mette a disposizione sia per allargare la parte verde dell’area, sia per garantire la realizzazione, con una procedura che non sto qui a ripetere, per garantire la realizzazione della stazione dei carabinieri. Stante il fatto che c’è un’utilità pubblica fondamentale, mi sembra fuori luogo chiedere in questa fase, per interrompere che cosa? Per interrompere un processo che anche in Commissione, pur io non essendo presente, è stato discusso come un progetto favorevole agli interessi generali della città.
    In questo senso mi permetto di contrastare questa richiesta, essendo questo un accordo di programma che ha le procedure dell’accordo di programma, è vero, l’accordo di programma è in qualche modo prendere o lasciare ma la discussione è avvenuta in Commissione ed era stata accolta nei termini del miglioramento delle destinazioni complessive delle aree e delle funzioni che l’accordo di programma prevede”.
    omissis
    in dibattito sulla N/183
    Il Presidente Rizzo così interviene:
    “Grazie consigliere Tatarella. La parola al consigliere Biscardini, prego”.
    Il consigliere Biscardini così interviene:
    “Pochissime considerazioni di metodo più che di merito, nel senso che io non voglio assolutamente parlare per conto dell’assessore De Cesaris, che ha gli strumenti per intervenire nel merito più di quanto non li abbia io, però mi sembra importante partire da una considerazione più generale. Noi oggi qui non stiamo discutendo l’accordo di programma del 1994 che ha dato vita a CityLife e al trasferimento della Fiera da Milano a Rho-Pero, questo è il punto, penso forse dal 1994 io mi assocerei con tutti coloro che allora, io per esempio, si esprimevano contro il trasferimento della Fiera da Milano a Rho-Pero e anzi nel merito si esprimevano contro la valutazione di quelle aree che consentì alla Fiera di incassare una cifra probabilmente molto superiore al valore effettivo delle aree stesse, senza le quali questa risorsa la Fiera non riusciva a realizzare il progetto a Rho, e in cambio di quell’esorbitante valutazione delle aree è nato CityLife con le volumetrie e con l’architettura che grosso modo conosciamo. Tutti i Consiglieri Comunali, Morelli compreso, probabilmente si ricordano la famosa trasmissione di Report della Gabanelli in cui si affrontava in modo preciso questo tema. Io ero contro il trasferimento della Fiera da Milano a Rho-Pero, anzi potrei dire che quello fu un misfatto che trascina il misfatto di Expo a Rho-Pero oggi, quindi potrei fare una storia che dura dal 1994 ad oggi.
    Ma la discussione di oggi non è quella cosa lì, non è l’accordo di programma del ’94, non sono le varianti che poi sono intervenute nelle diverse giunte Albertini, nella Giunta Moratti, ma stiamo discutendo di questo provvedimento di modifica dell’accordo di programma, allora permettetemi, non solo prendo le difese dell’assessore De Cesaris e della Giunta, qui c’entra la nostra responsabilità amministrativa oggi, nell’avere per le mani un atto amministrativo, avere per le mani l’opportunità di modificarlo e nella logica dell’arte del possibile tentare di modificarlo al meglio, ma non è che si trasferisce il peccato originario di volta in volta e fino alla fine, anche se la fine non corrisponde alla logica iniziale del peccato. Questo è un punto che riguarda tutti noi, se vogliamo riaprire la discussione su CityLife e su come nasce dobbiamo ripartire da quella discussione che ci vedeva accomunati, io non faceto parte dei comitati perché non mi piace far parte dei comitati, però ero un oppositore di quel progetto e lo confermo e rimango del parere che è stato un errore quell’intervento fatto allora dalla Giunta Albertini e non dalla Giunta Pisapia.
    Detto questo il tema specifico di oggi, il tema specifico di oggi potrebbe portarci ad una discussione che accenno soltanto, e mi rivolgo in modo particolare a Morelli e alla Lega. I Consigli Comunali, non solo il nostro, soffrono delle condizioni poste dalla Legge 12 sulle competenze tra Giunta e Consiglio, noi sappiamo benissimo che con l’introduzione della Legge 12 molte competenze di carattere urbanistico sono passate dal Consiglio alle Giunte, questa è una riflessione che potremmo fare insieme, tutti insieme, anche con l’Assessore, ponendoci una domanda, ma non è interessante magari fare tutti una rivendicazione alla Giunta Regionale, Morelli compreso, affinché in una potenziale, possibile variante della Legge 12 non siano restituiti ai Consigli Comunali un po’ di competenze che avevano prima di quella Legge? Io credo che questo è un tema centrale dell’autonomia dei comuni, della capacità dei comuni di esprimersi e forse comincia a maturare questa questione dopo anni e anni di esperienza rispetto a quel processo decisionale che aveva centrato, per esempio, ormai tutta l’approvazione anche dei piani attuativi, dei PII, di quelli che una volta erano i piani di lottizzazione, nelle mani della Giunta. Voi sapete bene che non vediamo più nulla, vediamo quest’atto perché è la modifica di un accordo di programma precedente, ma se fosse un normale piano attuativo non lo vedremmo nemmeno più.
    Questo è un tema di dibattito politico che forse credo anche la maggioranza di centrosinistra potrebbe porre come elemento rivendicativo nei confronti di una Giunta di centrodestra della Regione Lombardia, sulla quale si potrebbe trovare un’intesa affinché il rafforzamento delle competenze dei Consigli Comunali sia possibile anziché continui ad essere depresso dalle Leggi, anche regionali, come è in questo caso”.
    Il Presidente Rizzo così interviene:
    “Grazie consigliere Biscardini”.
    omissis

    torna indietro »