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VERONESI. NON CE L’HA ORDINATO IL DOTTORE DI STARE INSIEME AI NEMICI DEL RIFORMISMO - Giovedi, 13 Ottobre 2005
“Il centrosinistra dopo la rinuncia di Veronesi sembra persino più scomposto di prima.
Mi preoccupano le dichiarazioni dei commentatori di oggi e vedo riaprirsi delle polemiche distruttive. E’ un errore continuare a farsi del male ed è pesino un errore recriminare su ciò che è successo. Sarebbe pazzesco se fra i sostenitori di Veronesi si aprisse una guerra contro coloro che l’hanno contrastata e viceversa.
Se il centrosinistra non sa trovare l’unità e se non prevale il senso di responsabilità, in gioco non c’è la ricerca o meno di un candidato, ma l’unità stessa della coalizione. Una falsa unità tenuta insieme per perdere, nella quale prevalgono i nemici del riformismo e della cultura socialista e liberale, non ce l’ha ordinata il dottore.”
Lo ha dichiarati il Sen. Roberto Biscardini dello Sdi, che ha aggiunto:
“Se si vuole riparare agli errori commessi nelle scorse settimane, bisogna cambiare pagina. Bisogna mettere in campo il senso di responsabilità di tutti, verificare se qualcuno non ce l’ha. Verificare se fra di noi c’è ancora chi pensa di poter condizionare l’intera coalizione con la logica dei veti, messi in campo per distruggere e non per costruire. Una logica masochista e autolesionista che la coalizione deve saper espellere.
Adesso dedichiamoci alle primarie e da lunedì in poi ritroviamoci per definire un minimo comune denominatore, una linea politica prima di ritornare a parlare di candidati. Se si deciderà insieme di fare le primarie, ogni partito sarà libero di proporre uno o più nomi e poi si vedrà.
Ma adesso basta. Basta con i nomi, basta con le rose. Basta con la logica del trita carne. Per quanto mi riguarda senza una chiarezza politica, nessuno dei nomi ora sul tavolo può essere preso in considerazione, e non è un candidato credibile.



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