Mondoperaio
Associazione Riaprire i Navigli


LEGGE ELETTORALE. E’ CONTRADDITTORIA E INCOSTITUZIONALE, MA ALMENO NON SERVE IL NOTAIO PER LE FIRME - Martedi, 6 Dicembre 2005
”Pur condividendo la battaglia ostruzionistica in atto al Senato contro la legge di riforma elettorale, come senatori socialisti abbiamo preferito entrare nel merito per evidenziare le contraddizioni della legge ed abbiamo conseguito un risultato importante”. Lo ha dichiarato il senatore dello SDI Roberto Biscardini, che tra ieri ed oggi è intervenuto più volte per sottolineare gli aspetti che più inficiano la riforma: ”E´ una legge che si dice proporzionale, ma che proporzionale non è; che ha un premio di maggioranza ma che, a Costituzione invariata, non impedisce ai parlamentari di passare da un gruppo ad un altro, da una coalizione all´altra. In particolare - ha ribadito Biscardini - riteniamo siano incostituzionali le varie soglie di sbarramento- tra Camera e Senato in tutto ben sei - diverse tra i due rami del Parlamento senza alcun motivo e che priveranno di rappresentanza un numero consistente di cittadini. La battaglia principale dei socialisti - ha concluso Biscardini - è ovviamente quella per denunciare che la Rosa nel Pugno è l´unica forza politica che in virtù della nuova legge è obbligata alla raccolta delle firme per la presentazione delle liste, nonostante abbia 11 deputati, 6 senatori e 4 europarlamentari. Su questo fronte abbiamo tuttavia raccolto un importante risultato, l´unica vera novità scaturita dal dibattito. Il Governo ha infatti accettato che un emendamento, illustrato per lo SDI dal senatore Crema, fosse trasformato in ordine del giorno, il che consentirà almeno di evitare che l´autenticazione delle firme per il Senato debba esser fatta solo da notai e cancellieri, rendendo la procedura uguale a quella per la Camera.”



torna indietro »